(Teleborsa) - L'introduzione dell'organico funzionale dei docenti, previsto dalla
Buona Scuola, potrebbe rivelarsi una
beffa per gli studenti italiani.
Da quanto si evince dalle esternazioni dei rappresentanti dell'amministrazione e del Governo, infatti, l'invocato
modello di unità di insegnanti da mettere a disposizione di ogni istituto non verrebbe adottato per rafforzare l'autonomia scolastica, ma principalmente per coprire i "buchi" di personale e cancellare le supplenze brevi, come del resto già previsto dalla
Legge di Stabilità 2015 che tra gli insegnanti fa scomparire le supplenze per un giorno.
Ciò comporterebbe che, soprattutto nella scuola secondaria, la sostituzione dei colleghi assenti sarà impossibile da effettuare in modo sistematico rispettando la coerenza di insegnamento tra docente assente e sostituto: alle classi potrebbero essere assegnati per le supplenze brevi dei docenti privi dell'abilitazione all'insegnamento delle disciplina priva del titolare di cattedra. Oppure, nella migliore delle ipotesi, arriverebbe a coprire il "buco" docenti in possesso di abilitazione in una materia affine.
"Si tratta di un pericolo che va scongiurato - dice
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - perché non porterebbe di certo verso alcuna buona scuola. I docenti neo-assunti o perdenti posto vanno infatti collocati sulle loro discipline d'insegnamento e non di certo utilizzati come tappabuchi". Se ci aggiungiamo che nella Legge di Stabilità è prevista la cancellazione dell'attuale figura del vicario del dirigente scolastico (che non reputiamo possa essere assegnata a neo immessi in ruolo o docenti privi di interesse e competenze adeguate per coprire il delicato ruolo) "
il caos che contraddistinguerà il prossimo anno scolastico è garantito".