(Teleborsa) - A due anni dalla Riforma Fornero, che ha beffato 4 mila dipendenti della scuola, rimasti senza pensione pur avendone maturato il diritto, potrebbe essere giunta l'ora di fare giustizia. Fra i molti
emendamenti alla presentati
Legge di Stabilità dai sindacati Anief-Confedir, ve ne sono alcuni che prevedono che l'INPS prenda in carico le domande di pensionamento dei lavoratori noti come "Quota 96". L'accettazione dell'emendamento, di paternità politica trasversale, autorizzerebbe "la spesa di 35 milioni di euro per l'anno 2014, di 105 milioni di euro per l'anno 2015, di 101 milioni di euro per l'anno 2016, di 94 milioni di euro per l'anno 2017 e di 81 milioni di euro per l'anno 2018".
"In realtà - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - l'emendamento presentato alla Camera sui 'Quota 96', non è altro che la riproposizione da parte di alcuni parlamentari delle continue denunce di cui si è reso artefice il nostro sindacato nei mesi scorsi".
"Permettere oggi di mandare in pensione questi 4mila lavoratori - aggiunge il sindacalista - agevolerebbe anche il processo di ringiovanimento del corpo docente italiano".