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Scuola, dopo scatti e contratto si bloccano pure le indennità

Cultura, Economia, Welfare
Scuola, dopo scatti e contratto si bloccano pure le indennità
(Teleborsa) - Mentre il Governo e il Ministro dell'Istruzione parlano di meritocrazia, gli insegnanti italiani continuano a percepire stipendi sempre più magri e lontani dagli altri Paesi moderni: preso atto che rispetto a quelle dei colleghi insegnanti tedeschi le buste paghe dei docenti italiani corrispondono a quasi la metà e che, tramite le linee guida, fino al 2018 si vogliono congelare scatti d'anzianità e rinnovo contrattuale, ora dal Miur giunge la notizia che i fondi destinati al Miglioramento dell'offerta formativa, quest'anno saranno solo di 642.770.000 euro complessivi da dividere per le circa 8.400 scuole italiane.

Si tratta di un importo fortemente ridotto rispetto a soli tre anni fa: nell'anno scolastico 2010-2011 i fondi per il cosiddetto Mof (serve per garantire le attività aggiuntive di insegnamento e per tante altre attività) erano pari a 1.480 milioni di euro. La riduzione più che doppia, che penalizzerà i docenti impegnati in queste iniziative a completamento della didattica, si deve ancora una volta alla copertura degli scatti di anzianità dei docenti.

"E' questa la via del merito e del rilancio della categoria?" si chiede Marcello Pacifico presidente ANIEF e segretario organizzativo Confedir, sottolineando che mentre in altri comparti e nel privato gli aumenti sono stati dignitosi, nella scuola abbiamo calcolato che dal 2010 si è attuato un danno economico complessivo per ogni lavoratore che arriva a 10mila euro. "Con l'assegnazione ridotta di quest'anno, il debito aumenterà ancora", conclude Pacifico.
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