(Teleborsa) - Continuano ad arrivare duri colpi ai danni della scuola. L'ennesima beffa arriva dal Consiglio dei Ministri che, ha dato il via libera al recupero degli scatti 2012. Una buona notizia se non fosse che questo avviene a "danno delle attività scolastiche e lasciando fermo lo stipendio di 800 mila lavoratori".
Il Ministero dell'Istruzione dopo la decisione di
assumere meno personale scolastico del dovuto facendo pagare a
caro prezzo i nuovi contratti a tempo indeterminato continua a "beffare docenti e dipendenti".
E' quanto sottolinea l'associazione sindacale
Anief che spiega che,"come già accaduto per recuperare gli aumenti automatici del 2010 e del 2011, invece di puntare allo sblocco del contratto e far avere i 1.200 euro l'anno persi in media per ogni dipendente dal 2010, già nei prossimi giorni i sindacati accondiscendenti permetteranno di tagliare in modo irrecuperabile centinaia di milioni di euro destinati alla funzionalità delle scuole".
Questo significa - spiega ancora
Anief che "per il terzo anno consecutivo, quella che è l'unica forma di carriera stipendiale dei lavoratori della scuola (lo scatto periodico in busta paga previsto dal contratto) per una parte di questi lavoratori, verrà sì assegnata, ma a scapito danno della funzionalità dei servizi scolastici".
"Lo stipendio di chi lavora nella scuola è fermo ai valori del 2009,spiega
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir che rileva inoltre come le retribuzioni dei lavoratori siano di "4 punti sotto l'inflazione, con un danno economico per ognuno che arriva a 10mila euro. Anziché esultare, bisognerebbe vergognarsi. Ai dipendenti vanno corrisposti aumenti almeno pari al costo della vita. E chi li rappresenta deve battersi per questo, altrimenti si svende e si mortifica il loro operato".