(Teleborsa) - Ammonta a 1,181 miliardi di euro la cedola complessiva che Eni distribuirà allo Stato italiano.
L'Assemblea odierna ha dato oggi il via libera al bilancio 2012 del Cane a sei zampe, che si è chiuso con un utile netto consolidato di 7,78 miliardi di euro, ma anche al dividendo proposto dal Consiglio di Amministrazione.
Trattasi di una cedola di 1,08 euro per azione, di cui 0,54 euro già pagati in acconto.
Un ricco bottino soprattutto per i principali azionisti, e dunque anche per lo Stato. Cassa Depositi e Prestiti, che detiene la maggioranza di Eni con il 25,76%, incasserà un assegno di 1,011 miliardi di euro (di cui 500,5 milioni già pagati in acconto), mentre il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che invece ha il 4,34%, avrà un dividendo di 170,1 milioni (circa 85 milioni già distribuiti).
Anche nel 2013 lo Stato potrebbe fare affari d'oro con la big petrolifera: in occasione dell'Assemblea odierna, l'Amministratore Delegato Paolo Scaroni ha anticipato di voler proporre al CdA una cedola di 1,10 euro ad azione per quanto riguarda il presente esercizio 2013. Si tratterebbe, dunque, di un aumento di circa il 2% rispetto al 2012.