(Teleborsa) - Molte scuole italiane potrebbero non aprire i battenti a settembre a causa dei tagli imposti e degli obiettivi di patto di stabilità.
A lanciare l'allarme è l'Unione Province d'Italia in occasione della presentazione di un dossier sulla scuola.
"Nel 2013 dovremo ridurre investimenti in sicurezza e nuove scuole di oltre 500 milioni di euro", ha spiegato il Presidente dell'UPI, Antonio Saitta, spiegando che per quanto riguarda il piano programmatico delle opere, le Province per il 2013 avevano definito impegni di spesa per investimenti nelle scuole pari a 727,8 milioni di euro. A causa dei tagli imposti e degli obiettivi di patto di stabilità, le Province sono state costrette a ridurre questi impegni di 513,2 milioni.
Oltre 400 scuole gestite dalle Province (su un totale di oltre 5 mila istituti), ha poi aggiunto Saitta, rischiano di non essere agibili per il nuovo anno scolastico perché le Province non sono in grado di fare le opere di manutenzione richieste dalle Procure entro l'estate per garantire gli standard di sicurezza.