(Teleborsa) - La campagna elettorale divide anche la Casta dei magistrati, alimentando la polemica fra due delle figure di spicco della giustizia italiana. Il leader di "Rivoluzione Civile" ed ex PM, Antonio Ingroia, non ha esitato a restituire al mittente le critiche mossegli dalla collega Ilda Boccassini.
"Mi basta sapere cosa pensava di me Paolo Borsellino e cosa pensava di lei. Alle sue piccinerie siamo abituati da anni", ha affermato Ingroia, dopo la sferzata del magistrato milanese, che il giorno precedente aveva criticato la sua candidatura ed il paragone con Giovanni Falcone, fatto dallo stesso Ingroia. "Come ha potuto paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone?", aveva detto poche ore prima Ilda Boccassini.
Ingroia, poi, non ha lesinato critiche alla collega, accusata di intervenire nella competizione politica, anche se la sua posizione di magistrato le imporrebbe la neutralità.
Le proteste più aspre, comunque, sono arrivate dal fratello di Paolo Borsellino, che ha voluto tacitare la polemica, chiedendo: "Contino entrambi fino a 30 prima di aprire bocca e lascino il nome di mio fratello fuori da questa campagna elettorale". A lui si è unita la figlia Lucia che ha chiesto "rispetto" per il padre vittima del tragico attentato degli anni '80.
La figlia di Falcone, allo stesso modo, ha voluto prendere le distanze da tutta la vicenda.