(Teleborsa) - Brutto colpo per Parigi. Questa notte Moody's ha deciso infatti di tagliare il rating d'oltralpe di un notch, togliendo così alla Francia il massimo status a livello di merito creditizio.
Il giudizio sul paese passa da "Aaa" a "Aa1". Anche l'outlook resta negativo: questo significa che il rating potrebbe essere abbassato ulteriormente.
Tre i motivi che hanno portato l'agenzia statunitense a prendere questa decisione: i molti problemi strutturali della Francia, che impattano negativamente le prospettive di crescita a lungo termine, le incertezze a livello fiscale, dovute a loro volta dal deterioramento delle prospettive economiche, e la diminuzione della capacità di resistenza a futuri eventuali shock della Zona Euro.
"L'esposizione commerciale e bancaria della Francia alle Nazioni periferiche è sproporzionatamente grande, così come sono in aumento i suoi obblighi a sostenere questi Paesi", ha detto senza mezzi termini Moody's.
Contenuta la reazione dell'Esecutivo francese, che ha respinto qualsiasi responsabilità per questo intervento sul rating sovrano evitando però commenti e critiche. La parola d'ordine che sembra aver prevalso, dall'Eliseo a Bercy, è "sdrammatizzare", con lo staff presidenziale che si è addirittura astenuto da qualsiasi nota ufficiale.
Solo il Ministro delle Finanze Pierre Moscovici si è un po' sbilanciato, imputando la decisione agli "errori del passato". La perdita della Tripla A riguarda la "situazione lasciata dai predecessori, ovvero la perdita di competitività, la bassa crescita e l'aumento del deficit. L'unico modo per evitarla sarebbe stato quello di invertire la curva del debito, cosa al momento impossibile", ha dichiarato Moscovici.
Ma il Ministro non perde l'ottimismo, spiegando che "l'economia francese è ampia e diversificata e il debito del Paese resta uno dei più liquidi e sicuri della Zona Euro".
La Francia, ha poi affermato, prende atto della decisione di Moody's, che è anche uno stimolo a mettere in pratica con più forza le tante riforme "specificamente progettate per recuperare terreno a livello economico, controllare i conti e migliorare la competitività".