(Teleborsa) -
E' tempo di rinnovo per la Presidenza di Confindustria, in una fase delicatissima per il Paese, messo a dura prova dall'
emergenza coronavirus e dalle misure di contenimento, che provocheranno una
pesante recessione. Una evoluzione imprevista e imprevedibile che rischia di colpire il tessuto produttivo e provocare chiusure di imprese e licenziamenti.
E' in questo scenario che i
179 componenti il Consiglio generale si apprestano domani a
nominare il successore di Vincenzo Boccia, scegliendo fra i
due candidati rimasti in gara,
Carlo Bonomi di Assolombarda, e
Licia Mattioli, attuale vicepresidente dell'Associazione e imprenditrice nel settore orafo.
Una
elezione che si preannuncia molto
innovativa e secondo alcuni anche poco trasparente, dato che i membri del Consiglio non si riuniranno come sempre in un luogo fisico, ma l'elezione
avverrà via web, su una piattaforma appositamente predisposta.
Guardando ai due candidati, il f
avorito resta carlo Bonomi, con oltre un
centinaio di voti, grazie a quelli dei bresciani che sostenevano il candidato Giuseppe Pasini, poi ritiratosi dalla corsa, mentre
Licia Mattioli avrebbe dalla sua un'
ottantina di preferenze. Una distanza "certificata" anche dalla
Commissione dei saggi, che ha rilevato una
"rilevante distanza di voti raccolti" ed un vantaggio netto del candidato Bonomi con un
"consenso superiore alla maggioranza assoluta".