(Teleborsa) - In Italia
solo un’impresa su due ha allocato budget dedicati a progetti di
trasformazione digitale, nonostante l’emergenza Covid-19 abbia dimostrato l'immediata necessità di implementare nuovi modelli di gestione aziendale. È quanto si scopre dalla ricerca “People, Process, Place: l’impatto della digitalizzazione e la trasformazione del ruolo degli HR" realizzata da
Fluentify e European School of Economics.
L'indagine, che prende in esame il punto di vista degli
HR manager, ha rilevato un’accelerazione dei processi di digitalizzazione delle aziende a causa dell’emergenza sanitaria, ma gli
investimenti in tal senso, secondo il 46% del campione,
non sono al passo, e questo a causa di una certa difficoltà nel cambiamento della cultura aziendale.
“E’ un momento particolare e complesso per il settore delle risorse umane che devono gestire cambiamenti radicali in breve tempo cogliendone le opportunità",ha commentato Giacomo Moiso, CEO di Fluentify, definendo il ruolo dell’HR sempre più strategico.
Sul fronte della
formazione solo il 26% delle imprese, ad oggi, non ha ancora implementato un progetto di online, mentre
il 57% sta correndo ai ripari.
Anche la
formazione linguistica in azienda è già abituata alle formule
"smart" e l’ultima accelerazione verso il digitale ha confermato un trend già evidente negli ultimi anni. Tra il 72% di coloro che hanno dichiarato di aver implementato un corso di formazione linguistica in azienda, il
58% lo ha fatto sotto forma
integralmente online, il 38% in formula blended (mix tra in presenza e digitale) e solo il 7% in presenza. Diversa invece la formazione per i manager: il 20% degli HR ha dichiarato di aver scelto per la formazione del top management corsi in presenza o corsi che mixano una formazione in presenza e una formazione da remoto (28%).