(Teleborsa) -
TIM riduce il numero di clienti nel mobile, ma registra un forte calo delle domande di portabilità e, soprattutto, un aumento dei ricavi medi per cliente (ARPU), una misura chiave della profittabilità delle compagnie di telefonia mobile, con impatti positivi sui ricavi da servizi mobili. E' quanto emerge dalle slide di presentazione dei risultati del 3° trimestre.
La compagnia ha visto
calare il numero di clienti nel mobile a
31,3 milioni di linee, rispetto ai 31,6 milioni del trimestre precedente, ma
si è ridotto il fenomeno della
Mobile Number Portability (domande di portabilità), che hanno registrato un
calo del 42% su anno.
Crescono i ricavi per utente (ARPU), attestandosi a
12,9 euro per linea/mese da 12,5 euro del trimestre precedente, producendo un
impatto positivo sulla crescita dei r
icavi da servizi mobili (+2,7 punti base), mentre risale al 5,4% dal 4,3% il tasso di disconnessione, cosiddetto Churn rate, anche se resta al di sotto del 7,6% dle terzo trimestre 2018.
la riduzione delle vendite di device mobili a bassa marginalità (-45%) ha comportato un benefici a livello di EBITDA.