(Teleborsa) -
Entra nel vivo la guerra tra Cina e Stati Uniti sulla questione dei dazi, dove la vittima è l'economia globale, in evidente stato di difficoltà a causa dei venti di protezionismo.
La
Cina ha annunciato ieri, 23 agosto, che imporrà nuovi
dazi dal 5% al 10% su 75 miliardi di dollari di beni "made in Usa": si tratta della risposta di Pechino ai dazi americani operativi dal 1° settembre sull'import di prodotti cinesi.
Ma gli
USA non stanno a guardare e rilanciano con una
nuova ondata di dazi su 250 miliardi di beni cinesi: alzate dal 25% al 30% le tariffe già esistenti su 250 miliardi di beni cinesi dal 1° ottobre ed è stato annunciato un aumento dal 10% al 15% dei dazi in arrivo dal 1° settembre. Poi, da metà dicembre svatteranno altre tagliole su quasi 300 miliardi di dollari di beni.
E' l'effetto della
furia del Presidente Trump che ha dichiarato: "Il nostro Paese ha perso, stupidamente, migliaia di miliardi di dollari con la Cina nel corso di tanti anni. Hanno rubato la nostra proprietà intellettuale a un passo di centinaia di miliardi di dollari all'anno e vogliono continuare. Non lo permetterò! Non abbiamo bisogno della Cina, e francamente, staremmo meglio senza", ha scritto su Twitter.
Poi l'inquilino della Casa Bianca ha avvertito: "Le grandiose
aziende americane devono iniziare immediatamente a
cercare alternative alla Cina, incluso portare a casa le loro aziende e la
produzione negli Stati Uniti".