(Teleborsa) - "Con
Recovery fund" e gli altri strumenti messi in campo dall'Unione europea per fronteggiare la crisi Civid-19
"nessuno è sconfitto". A dirlo, nel corso di un intervento video al Meeting di Rimini, il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli per il quale "la
democrazia è il compromesso" per affrontare questo tempo. Bisogna accantonare gli egoismi nazionali: "
L'Europa la faremo quando gli interessi del Sud saranno anche gli interessi dei cittadini del Nord, e viceversa".
Per Sassoli, "siamo in un cammino e dobbiamo fare in modo che si
irrobustisca anche con un processo democratico di riforma. Perchè un'Europa che vive con i veti non è un'Europa che esalta la funzione
democratica, anzi la blocca".
Poi un
messaggio che ricalca quello lanciato poche ore prima dall'ex
Presidente della BCE Draghi. "Dobbiamo guardare al
futuro e alle giovani generazioni: se dobbiamo restituire qualcosa ai giovani, oltre ai debiti che faremo" i diversi progetti come
"Erasmus, la cultura e la ricerca non possono essere tagliati".
"Da qui a sette anni l'Unione Europea ha bisogno di "un
bilancio che sia all'altezza della sfida" per affrontare l'emergenza Covid-19. Il Recovery Fund "durerà tre anni e poi cosa succederà per gli altri anni del bilancio dell'Unione? Ecco perché alcuni
tagli proposti non ci convincono", conclude Sassoli.
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