(Teleborsa) - Il
Nobel per l'Economia 2022 va all'ex Presidente della Fed
Ben Bernanke assieme a Douglas Diamond e Philip Dybvig per le loro teorie sul
salvataggio delle grandi banche in crisi. Bernanke fu ovviamente ispirato dallo scenario che si trovo a fronteggiare nel lontano 2007-2008, quando si scatenò una delle più gravi crisi finanziarie di tutti i tempi iniziata con il doloroso
crack di Lehman Brothers.
La banca d'affari statunitense non poteva in alcun modo essere salvata, affermò più volte Bernanke, che oggi insegna alla a Brookings Institution di Washington, ed assieme ai suoi colleghi, i professori Douglas Diamond della University of Chicago e Philip Dybvig della Washington University of Saint Louis,
dimostrò l'importanza delle banche nell'economia, in particolare durante le crisi finanziarie, migliorando la
capacità di evitare nuove crisi e costosi salvataggi.
Diamond e Dybvig hanno dimostrato che le
banche offrono una risposta ottimale fra le contrapposte esigenze dei risparmiatori di aver pieno accesso a loro denaro e di privati ed aziende di veder garantiti i loro mutui e prestiti. Una situazione che potrebbe renderle
fragili al verificarsi di una "corsa agli sportelli", ma che potrebbe essere evitata con garanzie statali sui depositi.
Bernanke invece ha analizzato le caratteristiche della
Grande Depressione degli anni Trenta e della "corsa agli sportelli", che ha portato alla perdita del ruolo delle banche nell'incanalare i risparmi verso investimenti produttivi.