(Teleborsa) -
Produzione dimezzata a marzo aprile ed una previsione di
caduta del PIL dell'8%. Sono questi i punti salienti dell'ultima nota congiunturale pubblicata da
l Centro Studi Confindustria, che rileva una perdita di produzione di oltre il 50%.
In particolare ad aprile c'è stata una diminuzione della produzione industriale del 26,1% ed a marzo del 25,4%, che porta il bilancio del
primo trimestre 2020 a -7,5% (da -1,2% nel quarto 2019). Gli ordini in volume scendono del 44,6% in aprile e del 423,7% a marzo.
Secondo il rapporto, le misure di lockdown "hanno prodotto una
caduta dell'attività senza precedenti nelle serie storiche disponibili", ma la
Fase 2 si ritiene che
"non genererà un veloce recupero", in quanto "le famiglie continueranno a essere prudenti e a risparmiare anche a scopo precauzionale e le imprese dovranno smaltire le scorte che si sono accumulate negli ultimi mesi", mentre la domanda estera risentirà della contrazione corale dell'attività in Europa".
Il
secondo trimestre, caratterizzato dal persistere di prospettive incerte legate all'evoluzione della crisi sanitaria, sar
à peggiore del primo in termini di PIL e produzione. In particolare "c'e' da attendersi una
caduta del PIL italiano di almeno 8 punti percentuali".
Di qui la
necessità di "sostenere adeguatamente imprese e famiglie", altrimenti ci sarà "un
impoverimento generale e duraturo che riporterà i livelli di
ricchezza indietro di quarant'anni".