(Teleborsa) - Mario Monti diventa bersaglio delle critiche tedesche. Dopo l'intervista pubblicata domenica da Der Spiegel, in cui il Premier italiano, invita Berlino ad usare una maggiore "flessibilità" verso l'Eurozona, pena un pericoloso sentimento antitedesco latente, oggi i politici tedeschi si scagliano contro il Professore.
In Germania le dichiarazioni di Monti non sono piaciute in particolare, quelle riguardanti l'autonomia dei governi rispetto ai parlamenti nazionali nelle trattative con Bruxelles.
"Il controllo dei parlamenti sulle politiche europee è fuori discussione", ha tuonato il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle che ribadisce come ci sia "bisogno di un rafforzamento e non di un indebolimento delle legittimazione in Europa".
Gli attacchi al Premier sono arrivati sia dalla maggioranza che dall'opposizione tedesca. C'è chi lo accusa addirittura di "attacco alla democrazia" e si concentra sulle questioni economiche dicendo che i tedeschi non sono pronti a cancellare la propria "democrazia per finanziare i debiti italiani" questa la posizione segretario generale della CSU, Alexander Dobrindt.
A difesa di Monti, è sceso in campo, invece il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo, dicendo al Tgcom24 che l'Italia non chiede "un occhio di riguardo, qui si sta contendendo sulla difesa dell'euro. A quanto pare c'e' un ritardo nell'adozione degli strumenti, ecco perché il presidente Monti sollecita..Siamo tutti d'accordo sul fatto che l'euro debba essere salvato, ma poi i provvedimenti non si prendono", ha aggiunto Polillo.