(Teleborsa) - Anche la Spagna è in vena di spending review. Il Premier spagnolo Mariano Rajoy, questa mattina, ha annunciato al Parlamento una completa riforma della Pubblica Amministrazione, che consentirà allo Stato di risparmiare 3,5 miliardi. Il piano prevede una serie di tagli strutturali alla spesa pubblica pari al 2,5% nel 2013 ed all'1,9% nel 2014.
Fra le misure c'è la riduzione del 30% dei consiglieri regionali, il taglio delle tredicesime nel settore pubblico, la riduzione dei permessi e dei giorni di ferie per i dipendenti statali, l'accorpamento di diverse società statali.
Sono state annunciate anche delle misure di austerity analoghe a quelle effettuate dal nostro Paese, come un aumento dell'IVA al 21% dal 18% ed al 10% dal 8% per la fascia intermedia, salva restando l'imposta ferma al 4% sui beni di prima necessità. L'obiettivo è quello di tagliare il budget statale di 65 miliardi di euro nei prossimi due anni e mezzo.
Nell'intervenire presso il Parlamento, Rajoy ha detto che la Spagna versa in una situazione grave e che stiamo attraversando la seconda peggiore recessione mai registrata dall'economia. Il Premier spagnolo ha anche parlato di una riforma pensionistica da affiancare alle altre misure.
Intanto, fuori dalle mura dell'organo legislativo spagnolo, centinaia di manifestanti stanno protestando contro i nuovi tagli imposti dal Governo.
Dalla Commissione europea sono intanto giunti riscontri positivi. Dagli uffici del Commissario europeo Olli Rehn sono arrivati commenti positivi sulle misure annunciate dalla Spagna, che consentiranno a Madrid di centrare i target previsti. Nei giorni scorsi, il vertice dell'Eurogruppo ha dato parere favorevole ad una dilazione di un anno, oltre che ad una prima tranche di aiuti alle banche spagnole di 30 miliardi.