(Teleborsa) -
Buzzi Unicem ha chiuso il 1° trimestre con un
fatturato consolidato di 688,5 milioni con un aumento del 4,9% rispetto a 656 milioni realizzati nel primo trimestre del 2019.
L’effetto dovuto alle variazioni dei tassi di cambio è stato favorevole per 10,9 milioni. A parità di perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato del 2,5%.
Le
vendite di cemento del gruppo, nel primo trimestre dell’esercizio in corso, si sono stabilizzate sui livelli raggiunti nel 2019, attestandosi a 6,0 milioni di tonnellate (
+0,4%). Le
vendite di calcestruzzo preconfezionato sono state maggiormente influenzate dal diffondersi della pandemia, registrando una
contrazione pari al 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, attestandosi a quota 2,5 milioni di metri cubi.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 525,2 milioni, con un miglioramento di 42,6 milioni rispetto a fine dicembre 2019. Sul dato hanno inciso investimenti industriali per complessivi 83,1 milioni (67,9 milioni il corrispondente valore nel 2019), di cui 18,3 milioni per il cosiddetto earn-out relativo all’acquisizione Cementizillo (senza effetto sulla posizione finanziaria netta). Inoltre, ad inizio marzo si è conclusa la vendita di tutte le attività della collegata Kosmos Cement Company, con la conseguente distribuzione a Buzzi Unicem di un dividendo pari a 162 milioni di dollari.
Quanto all'
outlook, Buzzi ritiene che i
"due trimestri centrali dell’esercizio
forniranno un’indicazione più precisa sull’intensità della recessione globale e sulla domanda di materiali da costruzione nello scenario che va configurandosi", ma
si prevede "una fase di mercato difficile che sarà pienamente visibile solo dopo qualche mese".
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