(Teleborsa) - La certificazione della
rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca nel decennale della fondazione, il
46° Consiglio nazionale e le nuove sfide.
Emendamenti, audizioni in Parlamento sulle principali norme. La
campagna #nonunoradimeno sul sostegno.
Cinque scioperi nazionali.
L’intervento in Europa con Cesi e Commissione UE. Gli
incontri con le Istituzioni. L’operazione verità con le
RSU e le linee guida per il
rinnovo del CCNL. Sono questi alcune delle più importanti attività svolte quest'anno dal sindacato della scuola
Anief, che chiude un 2019 denso di successi.
“Questa è la forza di un sindacato che continua a crescere e oggi rappresenta più di 50 mila delegati, il decimo in Italia per numero di iscritti", afferma il suo Presidente
Marcello Pacifico.
Se si scorrono i mesi di quest’anno appena trascorso, si comprende come l’azione corale di più di 400 dirigenti sindacali oltre alle mille RSU elette sia stata frenetica, a volte incisiva e certamente rilevante nella
politica scolastica e in generale della pubblica amministrazione. Centinaia sono stati gli
emendamenti presentati dai parlamentari su richiesta dell’Anief sui principali provvedimenti d’urgenza, con alcune proposte approvate. Le vertenze legali hanno prodotto, nei soli ultimi due anni, 20 milioni di risarcimenti a favore dei lavoratori precari della scuola. La
campagna #nonunoradimeno, alla sua sesta edizione, continua a garantire le ore di sostegno alle famiglie che lo richiedono in base al PEI con risarcimenti che hanno convinto il legislatore, nell’ultima Legge di bilancio, ad aumentare di mille posti l’organico di diritto in esecuzione alle sentenze. In Europa il giovane sindacato ha contribuito a realizzare per la
CESI (Confederazione europea che rappresenta più di 5 milioni di lavoratori e dirigenti del lavoro pubblico e privato) la
Carta dei docenti e con l’Accademia Cesi un progetto per la formazione dei quadri sindacali sulla tutela dei lavoratori a termine che ha visto il primo incontro internazionale svolgersi a Palermo. Presso la Corte di giustizia il sindacato si è costituito nella
causa relativa ai contratti a tempo determinato dei ricercatori universitari, mentre a seguito dei continui interventi sulla procedura d’infrazione NIF 4231/2014, la Commissione europea ha inviato una
lettera di messa in mora nei confronti dello Stato italiano in estate.
Certamente, la data da ricordare rimane il 19 novembre 2019, giorno della sottoscrizione da parte di tutte le sigle sindacali ad eccezione della CGIL e della CISL dell
’Accordo quadro per l’attribuzione delle prerogative sindacali per le organizzazioni rappresentative nelle aree e nei comparti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021. "Da quel giorno, abbiamo iniziato a costruire una nuova storia - conclude Marcello Pacifico - sempre fermi nei nostri ideali e cultori del diritto, pronti a continuare a lottare per realizzare nel 2020 una scuola più giusta, equa e solidale”.