(Teleborsa) -
Test di tenuta per il
Conte Bis che troverà più di qualche
ostacolo sul suo cammino, chiamato a fare lo slalom tra
polemiche delle opposizioni e f
uoco amico di Italia Viva, nonostante la
"non belligeranza" proclamata da
Palazzo Chigi.Già oggi, martedì 1
8 febbraio, al
Senato banco di prova con il
decreto intercettazioni, all'esame dell'Aula. Forza Italia ripresenterà l'emendamento sulla prescrizione che ha segnato il tandem con
Iv venerdì scorso, quando il senatore Giuseppe Cucca ha votato a favore (l'emendamento è stato bocciato, perché la votazione è finita 12 a 12 e al Senato il pareggio equivale a un 'no'). Il partito di Renzi è pronto a ri-votarlo, marcando ancora una volta la distanza con Pd e M5s. A stoppare l'operazione potrebbe essere il
voto di fiducia del Governo sul decreto. C'è poi da fare i conti con il
Dl Milleproroghe, giunto all’esame dell’aula della Camera ieri mattina, diventato un caso da statistica nella storia parlamentare italiana - durante il suo esame in commissione Bilancio e Affari costituzionali è infatti lievitato dagli iniziali 166 commi ai 434 finali - che ieri sera è stato rinviato in commissione per tre ore su richiesta del Presidente della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio Giuseppe Brescia
per consentire l'esame in quella sede di alcuni emendamenti. Il decreto milleproroghe deve essere convertito entro la fine del mese e non è stato ancora discusso dal Senato: sempre più concreto, anche qui, il
ricorso del Governo alla questione di fiducia. Non solo: a Montecitorio, sul tavolo della commissione Giustizia ci sarà anche la proposta di legge del forzista
Enrico Costa che punta a ripristinare la prescrizione allo stato pre-riforma dei 5Stelle. Altro passaggio chiave, non poco
rischioso.