(Teleborsa) - Egitto sempre più prezioso per
ENI. Sono state scoperte nuove risorse nel permesso di sviluppo di
Abu Rudeis Sidri, nel
Golfo di Suez, dove la società operatrice
Petrobel, detenuta pariteticamente da Eni e dalla società di Stato
Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), ha perforato un pozzo di delineazione della scoperta di
Sidri Sud,
annunciata lo scorso luglio.
Il pozzo di delineazione Sidri 36, spiega una nota del cane a sei zampe, perforato per verificare l’estensione verso ovest del campo in situazione strutturale ribassata rispetto al pozzo di scoperta Sidri 23, ha incontrato una
importante colonna mineralizzata a olio nelle sequenze clastiche della Formazione Nubia (200 metri di colonna a idrocarburi).
Questo nuovo e importante risultato continua il positivo track record dell‘esplorazione “near field” nelle storiche concessioni di Eni in Egitto e dimostra come l’uso di nuovi temi geologici e della tecnologia, consenta di rivalorizzare aree dove l’esplorazione era considerata essere arrivata a un elevato livello di maturità.
Il pozzo verrà completato e messo in produzione nei prossimi giorni con una portata giornaliera iniziale attesa di circa 5.000 barili. Petrobel ha subito messo a punto un piano di sviluppo rapido della nuova scoperta con un approccio “fast-track” sfruttando le infrastrutture esistenti nelle vicinanze del pozzo e massimizzando le sinergie impiantistiche; tale strategia continuerà ad essere applicata anche nelle future attività nell’area di Sidri con il collegamento alla produzione dei prossimi pozzi di delineazione e sviluppo in tempi brevi.
La scoperta di Sidri Sud, stimata contenere circa 200 milioni di barili di olio in posto verrà rivalutata grazie a questi nuovi risultati.
(Foto: ANSA)