(Teleborsa) -
Calano le vittime del coronavirus ed il dato dei
contagiati, seppur in crescita, conferma una
sostanziale stabilizzazione. Il dato più rilevante è però la
riduzione dei malati in terapia intensiva, per la prima volta da quando è scoppiata l'emergenza. Una boccata d'ossigeno per la gestione della crisi.
Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, nella consueta conferenza stampa serale, hanno raggiunto quota
88.274 i malati di coronavirus in Italia, evidenziando un
aumento di 2.886 rispetto a ieri, quando il numero delle persone colpite dal Covid-19 era aumentato di 2.339.
Il dato chiave del giorno comunque è il numero di
persone in terapia intensiva, che
cala di 74 unità, portando il numero dei ricoverati a 3.994.
"Oggi per la
prima volta abbiamo un dato molto importante. Il numero pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 ed è un notizia importante perché
consente ai nostri ospedali di respirare", annuncia in conferenza stampa il capo della Protezione Civile,
Angelo Borrelli, aggiungendo "è il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell'emergenza".
Sono
681 in più i morti, che raggiungono il numero di 15.362 dall'inizio dell'emergenza sanitaria, mentre venerdì si era registrato un aumento di 766. I
guariti arrivano a 20.996, con un
aumento di 1.238 rispetto a ieri (venerdì erano +1.480).
Il
numero complessivo dei contagiati, incluse vittime e guariti, arriva a
124.632 persone dall'inizio dell'emergenza sanitaria.