(Teleborsa) - Si complica la situazione in
Libia, con la decisione del presidente turco
Recep Tayyip Erdogan di
inviare milizie a sostegno del "governo legittimo" di
Fayez al-Sarraj, contro le forze di
Khalifa Haftar.
"L'esercito turco è lì per garantire un cessate il fuoco, non per combattere", ha precisato però il leader turco ribadendo di voler "evitare tragedie umanitarie".
Per il ministro degli Esteri italiano
Luigi Di Maio "chi ancora crede che la strada sia la violenza, è fermo al passato o non ha ancora compreso le lezioni dalla storia. E, quel che è peggio, sta esponendo tutti gli italiani a un pericolo di ritorsioni. "Ora non è più il tempo di
rischiare morte, terrorismo, ondate migratorie insostenibili, ora è il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche".
La Libia "che dista a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste" è "una delle priorità" per l'Italia, assicura il ministro precisando che l'8 gennaio 2020 sarà al "Cairo, poi Algeria e Tunisia".