(Teleborsa) -
Non si ferma, purtroppo, la marcia del
coronavirus nel mondo che prosegue a
passo piuttosto sostenuto, con più di
30 milioni di casi di contagi. Sono 941.000 le persone morte in tutto il mondo dalla fine di dicembre, secondo il rapporto Afp. Gli Stati Uniti sono il Paese più segnato con 197.589 morti. Seguono Brasile (134.935), India (83.198), Messico (71.978) e Regno Unito (41.684). L'India, intanto, ha registrato 96.424 infezioni nelle ultime 24 ore.
Intanto, l'Amministrazione Trump ha pubblicato delle linee guida morbide sui test per il coronavirus
"nonostante le forti obiezioni" degli esperti medici. Lo scrive il New York Times. Sul sito della
Cdc, l'agenzia federale per la tutela della salute, è apparsa una controversa raccomandazione secondo cui i test non erano necessari per le persone esposte al Covid-19 ma che non mostravano sintomi. Secondo documenti e fonti interne, tuttavia, tale raccomandazione non è stata formulata dagli scienziati del
Cdc, che al contrario spingevano per fare più test sulla popolazione, in un
Paese flagellato dalla pandemia.
Il Ministro della salute
Matt Hancock, avvertendo che il
Regno Unito si trova in una
"situazione molto grave" ha detto che un
altro lockdown nazionale in Inghilterra è
"l'ultima linea di difesa" da adottare se necessario. Intervenendo ad una programma della Bbc, nel giorno in cui sono entrati in vigore dei blocchi locali nel nord dell'Inghilterra, il Ministro ha rilevato che nelle ultime settimane si è verificata una "accelerazione" nei casi. "E' fondamentale che le persone
seguano le regole", così "possiamo evitare di dover prendere altre serie misure". Allo stesso tempo, ha sottolineato, i lockdown nazionali possono
"mantenere le persone al sicuro".
Preoccupa la
Francia dove ieri i contagi hanno sfondato
quota 10mila. Intanto arriva l'allarme dell'OMS. "E' una situazione molto grave quella che si sta verificando" in Europa, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus "hanno superato quelli segnalati quando la pandemia ha colpito per la prima volta a marzo". Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Oms. "Oltre metà dei Paesi europei - ha sottolineato nel corso di un briefing online - hanno registrato aumenti di oltre i
l 10% nelle ultime due settimane e in sette Paesi l'incremento è stato pari a più del doppio". Questi numeri, ha concluso, rappresentano un "trend allarmante" e "devono essere una
sveglia per tutti".