(Teleborsa) - Prosegue il lavoro del Premier
Giuseppe Conte in vista degli
Stati Generali dell'Economia, come ha annunciato nell'ultima conferenza stampa del 3 giugno. Al centro, un primissimo piano per la ripartenza che trarrà forza da tre punti-chiave più volte sottolineati dal Capo del Governo: il
dossier semplificazione (al centro anche del prossimo Dl), il
rilancio delle infrastrutture a cominciare dall'estensione dell'Alta Velocità,
incentivi per gli investimenti.
Un lavoro che si avvarrà della prima versione del rapporto sulla
Fase 3 consegnata a Palazzo Chigi dalla task force guidata da Vittorio
Colao. Il documento, che contiene un centinaio di progetti per 20 obiettivi oltre a principali criticità e suggerimenti, è il risultato di una serie di confronti con i singoli esponenti del Governo ma anche con manager e rappresentanti di categorie. Si parte, ovviamente, dall’individuazione delle infrastrutture di "interesse nazionale" per le quali bisognerà introdurre una procedura ad hoc, attraverso un "presidio di esecuzione" con l'obiettivo di snellire le procedure per la realizzazione delle opere. Tutto da definire, invece, il
punto di caduta stabilendo quanto e cosa "salvare" del piano targato Colao.
Intanto, in vista degli Stati Generali che nelle intenzioni di Conte dovrebbero essere convocati tra mercoledì e giovedi, crescono le tensioni con il
Pd. L'annuncio del Premier in conferenza stampa, non sembra essere piaciuto in casa Dem. Non c'è aria di crisi ma la tensione è altissima, alimentata dal grande nodo che si cela dietro il piano di riforme e investimenti per la fase 3: come spendere le
decine di miliardi che arriveranno dall'Europa."Non c'è
nessuna contrapposizione con il Premier - spegne le polemiche segretario del Partito Democratico, Nicola
Zingaretti richiamando però alla necessità di costruire subito un
percorso "serio e concreto per affrontare in maniera adeguata le
grandi sfide economiche e sociali che abbiamo dinnanzi".