(Teleborsa) - La
Transiberiana d'Italia, la linea che da
Sulmona porta a Isernia, in Abruzzo. Viene chiamata così
in onore della ferrovia che da Mosca raggiunge Vladivostok, ovvero dall'Europa all'Oceano Pacifico, con l'interminabile percorso nel cuore dell'Asia e le abbondanti nevicate del periodo invernale. Un tempo, ma parliamo solo fino a una decina di anni fa, per i pionieri del turismo slow, era possibile viaggiare in treno nel cuore dell'Italia,
dalla Toscana alla Puglia, attraverso Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania, ovvero da Terontola a Gioia del Colle. Varie vicissitudini, meteorologiche ed economiche, decretarono lo stop di questa affascinante avventura e proprio nello zone
in quota dell'Appennino più spettacolari e ricche d'emozione.
Grazie alla
Fondazione FS Italiane e all'Associazione LeRotaie che, dal 2014, hanno ridato vita a questo meraviglioso tratto ferroviario, oggi è possibile viaggiare di nuovo
sulla linea ferroviaria più bella d'Italia.
A bordo di carrozze d'epoca "
Centoporte" e "
Corbellini", trainate da una
locomotiva D 445-1145 con livrea storica, si può così rivivere l'atmosfera di quasi un secolo fa.
La "Transiberiana d'Italia" parte da Sulmona, a 328 metri d'altezza, sale a quota 1.268 metri a Rivisondoli-Pescocostanzo e scende fino a Castel di Sangro. Infine, nell'ultimo tratto, torna ai 423 metri sul livello del mare nella stazione di Isernia.
La linea attraversa paesaggi verdi
all'interno del Parco della Majella e si snoda attraverso
58 gallerie scavate nelle montagne. Sul tragitto si possono incrociare veri e propri
pezzi di archeologia ferroviaria, come i
segnali semaforici di seconda categoria a protezione di Rocca Raso. Gli unici rimasti in tutta Italia, risalenti a quasi cento anni fa.
Una delle particolarità di questo viaggio è sicuramente la
possibilità di poter aprire i finestrini della carrozza, per godersi l'aria fresca di montagna. Un gesto impossibile sui treni moderni.
A terra, oltre alla
musica che fa sempre da cornice, si possono scoprire
borghi storici e assaporare le
specialità del territorio, in un viaggio di storia, sapori e tradizioni. Arrivati alla meta finale del viaggio, si assiste alla
riattestazione della locomotiva che, alla sera, sarà
pronta a ricondurre i passeggeri alla stazione di partenza.