(Teleborsa) -
Seduta negativa per Piazza Affari, che chiude gli scambi in calo, con la "questione Ucraina" che resta sotto i riflettori, dopo una prima fase di negoziati fallita mentre prosegue l'invasione da parte di Mosca. Nel frattempo, anche i mercati americani confermano una pessima performance, con l'
S&P-500 che scivola dell'1,52%.
Sul mercato valutario, scambi in ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che accusa una flessione dell'1,01%. L'
Oro continua gli scambi a 1.933,4 dollari l'oncia, con un aumento dell'1,34%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 10,94%.
Sensibile miglioramento dello
spread, che raggiunge quota +149 punti base, con un decremento di 11 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona all'1,42%.
Tra i mercati del Vecchio Continente tonfo di
Francoforte, che mostra una caduta del 3,85%, lettera su
Londra, che registra un importante calo dell'1,72%; scende
Parigi, con un ribasso del 3,94%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il
FTSE MIB che lascia sul terreno il 4,14%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share è crollato del 4,03%, scendendo fino a 26.604 punti.
Alla chiusura della Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 3,63 miliardi di euro, in deciso ribasso (-22,52%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 4,69 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 1 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,04 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
ENI (+3,04%),
Terna (+1,83%) e
Leonardo (+1,45%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Moncler, che ha chiuso a -9,12%.
Crolla
Telecom Italia, con una flessione del 9,05%.
Vendite a piene mani su
Mediobanca, che soffre un decremento del 7,83%.
Sotto pressione
Intesa Sanpaolo, con un forte ribasso del 7,72%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Alerion Clean Power (+2,87%),
Garofalo Health Care (+2,83%) e
Saras (+1,13%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Tinexta, che ha archiviato la seduta a -10,48%.
Pessima performance per
Brunello Cucinelli, che registra un ribasso del 7,32%.
Sessione nera per
Credem, che lascia sul tappeto una perdita del 7,11%.
In perdita
doValue, che scende del 6,76%.