(Teleborsa) - È in scia all'ormai nota citazione di
Mario Draghi che in questi giorni si moltiplicano
azioni e interventi per fronteggiare l'epidemia da covid19. Così, a ogni
latitudine, risuona con sempre maggior forza quel
"whatever it takes" pronunciato dall'ormai ex
Presidente BCE nel luglio del 2012 durante un suo intervento alla
Global Investment Conference a Londra.
Proprio oggi, in un editoriale pubblicato sul Financial Times,
Draghi ha evidenziato la necessità d
i un'inversione di rotta per far fronte alla crisi di oggi che "
non è ciclica", partendo dal
"corretto ruolo dello Stato", chiamato a usare "il proprio bilancio per proteggere cittadini ed economia contro gli
shock di cui il settore privato non è responsabile e che non può assorbire".
E, proprio nell'ottica di sottolineare lo sforzo che tutti i
Paesi, uniti, devono mettere in campo per sconfiggere il coronavirus, anche i grandi del mondo, che si sono riuniti oggi in videoconferenza, si sono affidati alle
parole di Draghi. Nel comunicato conclusivo del G20 si spiega, infatti, che i Paesi sono impegnati a
"fare tutto quello che è necessario" per superare la pandemia" e per
"minimizzare i danni economici e sociali, rilanciare la crescita e mantenere la stabilità dei mercati" precisando che saranno iniettati
5.000 miliardi di dollari nell'economia mondiale per superare l'impatto
"sociale, economico e finanziario" del coronavirus.
Nel corso dell'incontro il Presidente cinese
Xi Jinping avrebbe anche chiesto ai partner del G20 di rimuovere i
dazi come misura per
incoraggiare una ripresa globale dopo lo
shock economico .