(Teleborsa) -
Consiglio Europeo con
fumata nera. Dopo oltre
18 ore di trattative, a Donald
Tusk non è rimasto che alzare
bandiera bianca e battere in ritirata, sospendendo i lavori dopo aver preso atto che i 28 capi di Stato e di Governo non avevano trovato l'intesa sulle nomine per le cariche di vertice UE.
Tutto da rifare: nuovo appuntamento fissato per domani,
martedì 2 luglio, alle 11. Non sfonda la candidatura dell'olandese
Frans Timmermans come sostituto di
Jean-Claude Juncker alla guida della
Commissione Europea. A fare blocco i
Paesi di Visegrad, ma soprattutto i Popolari, che hanno sconfessato la loro leader Angela
Merkel, ispiratrice del pacchetto concordato con
Emmanuel Macron nei colloqui a Osaka.
Conte: no a pacchetto precostituito - "L'Italia non può accettare un pacchetto precostituito nato altrove", ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con chiaro riferimento al cosiddetto 'pacchetto Osaka' sulle nomine Ue, messo a punto durante il G20 in Giappone. L
'Italia non è contro Timmermans, persona di valore e grande esperienza, ma il metodo" sulle nomine "con un pacchetto che include anche
Timmermans", dice il Premier.
L'Italia - ha spiegato Conte - si è opposta al 'pacchetto Osaka', cioè lo schema di nomine Ue proposto da Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi, perché
"ne ha fatto una questione di metodo: io personalmente ho spiegato che, se mi siedo qui, è perché, a termini del trattato, è previsto che la proposta sia formulata dai componenti del Consiglio Europeo. Quindi voglio che la proposta sia discussa qui, sia motivata qui e ci si confronti qui.
Se nasce altrove, mi dispiace ma non la accetto", ha sottolineato il Presidente del Consiglio.
Duro il commento del presidente francese
Emmanuel Macron: "Abbiamo finito la giornata con quello
che si può chiamare un fallimento, perché non è stato trovato un accordo e c
redo che abbiamo dato un'immagine molto negativa dell'Europa. Non si può essere ostaggio di piccoli gruppi".
Lagarde verso la Bce -
Salgono le quotazioni della francese
Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, alla successione di
Mario Draghi alla guida della
Banca Centrale Europea. (Foto: Lukasz Kobus - © Unione Europea)