(Teleborsa) - "La
ripresa economica continua ma
la sua velocità è rallentata fra
l'elevata incertezza e l'aumento dei rischi". Lo afferma il direttore generale del
FMI,
Kristalina Georgieva, in vista del
G20 dei
ministri finanziari e dei
governatori delle
banche centrali.Secondo
Georgieva la strada "
per una robusta ripresa economica" passa per
tre priorità. La
prima è quella di
"sforzi più ampi per combattere gli
effetti del
'long Covid' economico". La seconda riguarda la necessità di
"navigare il ciclo di stretta monetaria", mentre la
terza è l'esigenza di concentrarsi sulla sostenibilità fiscale.La
crisi innescata da
lockdown e
misure anti Covid causerà perdite cumulate sull'economia globale pari a
13.800 miliardi di dollari. Sono le
stime del
Fondo monetario internazionale, riferite dalla stessa
direttrice Kristalina Georgieva in un articolo pubblicato in
parallelo a un rapporto dell'istituzione di
Washington in vista del
G20 delle Finanze che si terrà, in
modalità ibrida, questa settimana a Giacarta, sotto la
presidenza indonesiana.
"
Permangono incertezze rilevanti sulla
dinamica del virus dopo
Omicron, tra cui sulla durata della protezione offerta dai vaccini o da
precedenti infezioni. Dobbiamo - sottolinea -
lavorare assieme per mettere fine alla pandemia, navigare attraverso l'inasprimento monetario e focalizzarci sulla
sostenibilità dei
conti pubblici". Nel documento il FMI si focalizza su
tre obiettivi. Il primo è "
contrastate il
long Covid economico", come lo definisce
Georgieva."Nelle ultime settimane gli
indicatori economici hanno continuato a segnalare perdita di slancio a causa della variante Omicron e delle persistenti strozzature sulle
catene di
approvvigionamento globali". Intanto l'inflazione è risultata più elevata del previsto in molte economie e i
mercati finanziari restano
volatili, mentre le tensioni geopolitiche sono aumentate energicamente. Per questo secondo serve "una
agilità straordinaria e in
molti Paesi questo significa continuare a sostenere la
crescita e
l'occupazione, tenendo sotto controllo
l'inflazione e la
stabilità in un
contesto di
debiti elevati". Il secondo obiettivo è "
navigare nel ciclo di inasprimento monetario". Secondo il FMI, sebbene vi siano
differenze significative tra paesi e elevata incertezza sulle prospettive, le pressioni inflazionistiche si sono accumulate
in molte economie, portando la
necessità di un
ritiro dell'
accomodamento monetario. "Guardando avanti - dice Georgieva - è importante calibrare le
politiche alle
condizioni dei paesi. Significa ritiro dell'accomodamento monetario in Paesi come gli
Stati Uniti e la Gran Bretagna, dove i mercati del lavoro sono tirati e le attese di inflazione in crescita. In altri, inclusa l'area euro, ci si può permettere di agire più lentamente, specialmente dato che l'aumento dell'inflazione è ampiamente dovuto
ai prezzi dell'energia. Ma anche loro devono essere
pronti ad agire se i
dati economici prendessero necessario una svolta". La terza priorità, secondo gli FMI è
rifocalizzare la politica di bilancio verso la
sostenibilità. "Mentre i paesi emergono dalla pandemia, devono calibrare attentamente le loro
politiche economiche. Ed è facile capire perchè - conclude - le
misure straordinarie hanno aiutato a
prevenire un'altra grande depressione ma hanno anche fatto lievitare i debiti".
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