(Teleborsa) -
Giornata da dimenticare per le Borse europee dopo che la Banca centrale europea (BCE)
ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base e mandato un chiaro messaggio ai mercati, ricordando che
i tassi della zona euro continueranno a essere innalzati, molto probabilmente al ritmo di 50 centesimi, per un periodo prolungato. "Chiunque pensi che c'è un pivot si sbaglia",
ha detto la presidente Christine Lagarde, riferendosi all'espressione usata per indicare un punto di svolta di politica monetaria tesa a riabbassare i tassi dopo averli alzati. "Non stiamo svoltando, non stiamo vacillando, stiamo mostrando determinazione in un viaggio che continua - ha aggiunto - Abbiamo ancora strada da fare".
"La BCE oggi
ha dato l'impressione di voler sganciarsi dalla FED che di fatto ha marcato stretto negli ultimi mesi", ha fatto notare Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di
Intermonte, aggiungendo che "la BCE potrebbe implementare manovre restrittive anche dopo lo stop della FED, ossia presumibilmente dopo febbraio, di fronte ad un'inflazione euro molto più difficile da domare a causa della componente energetica"
Pioggia di vendite sul mercato obbligazionario italiano, con i rendimenti sul BTP decennale che sono aumentati di circa 30 punti base al 4,15%, trascinando lo spread con il Bund a 207 punti. "Il
Quantitative Tightening inizierà con la cessazione del reinvestimento di parte delle obbligazioni in scadenza a partire dall'inizio di marzo, e il ritmo di circa 15 miliardi di euro al mese di roll-off sarà rivalutato alla fine del secondo trimestre. I rendimenti obbligazionari sono saliti in seguito a questa notizia e i titoli di Stato dei paesi periferici hanno sottoperformato, in quanto si intravede un
approccio di minor sostegno da parte della Banca centrale", ha spiegato Dave Chappell, gestore mercato obbligazionario di Columbia Threadneedle Investments.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,068. Si abbattono le vendite sull'
oro, che scambia a 1.776,7 dollari l'oncia, in forte calo dell'1,70%. Forte riduzione del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,44%), che ha toccato 75,4 dollari per barile.
Sensibile peggioramento dello
spread, che raggiunge quota +207 punti base, aumentando di 17 punti base, mentre il
BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,15%.
Tra i listini europei pessima performance per
Francoforte, che registra un ribasso del 3,28%, seduta negativa per
Londra, che mostra una perdita dello 0,96%, e sessione nera per
Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 3,09%.
A
Milano, forte calo del
FTSE MIB (-3,45%), che ha toccato 23.726 punti; sulla stessa linea, in lieve calo il
FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 26.642 punti.
In forte calo il
FTSE Italia Mid Cap (-2,41%); come pure, pesante il
FTSE Italia Star (-2,55%).
Nella Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,48 miliardi di euro, in calo di 697 milioni di euro, rispetto ai 2,18 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,42 miliardi di azioni, rispetto ai 0,57 miliardi precedenti.
Una
giornata negativa per Piazza Affari, con tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa a parte
Leonardo, che termina sulla parità.
Le peggiori performance si sono registrate su
Fineco, che ha chiuso a -6,35%.
In perdita
Amplifon, che scende del 5,47%.
Sotto pressione
Nexi, che accusa un calo del 5,24%.
Pesante
Poste Italiane, che segna una discesa di ben -5,22 punti percentuali.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Juventus (+7,19%),
Caltagirone SpA (+1,51%),
Industrie De Nora (+0,98%) e
Rai Way (+0,63%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Luve, che ha chiuso a -6,04%.
Seduta negativa per
OVS, che scende del 5,97%.
Sensibili perdite per
Safilo, in calo del 4,81%.
In apnea
Mutuionline, che arretra del 4,68%.