(Teleborsa) - Tornano a scendere i
prezzi del petrolio, mentre l'ultimo rapporto previsionale annuale dell'
Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) raffredda le aspettative di
ripresa dei
consumi.
Secondo l'ente parigino, infatti, la domanda non risalirà ai livelli
pre-Covid prima del 2023 e il livello atteso sulla media 2025 è oggi di 2,5 milioni di barili al giorno, inferiore a quanto atteso un anno fa. Sul 2026, comunque, L'AIE pronostica un livello di domanda pari a
4,4 milioni di barili sopra il valore 2019.Nel pomeriggio il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cede 65 cents a 67,74 dollari. Il West Texas Intermediate cala di 53 cents a 64,27 dollari. In generale i mercati attendono con una certa cautela gli esiti del direttorio della
Federal Reserve, che annuncerà le sue decisioni nella serata di oggi, mercoledì 17 marzo. Gli
analisti, tuttavia, non si aspettano
colpi di scena.Intanto, a fronte dell'accelerazione dell'
Europa, a cui con la nuova amministrazione Biden sembrano aggiungersi anche gli
USA, verso
"decarbonizzazione", minor uso di combustibili fossili e politiche green, volte a contrastare i cambiamenti climatici, secondo l'AIE ben il
90% della crescita di domanda tra
2019 e 2026 dipenderà dall'Asia.