(Teleborsa) - Traghettare il Paese fuori dall'emergenza. Per assolvere a tale compito, accompagnando le aziende al ritorno alla normalità dopo la crisi sanitaria, il Governo punta al
rifinanziamento della Cig Covid, accompagnata però da un
meccanismo di incentivi (e forse anche di disincentivi) per ridurre le richieste di ammortizzatori. Sarebbe questa la voce più consistente della
"Manovra di agosto" che, dopo il via libera delle Camere, sarà presentata il prossimo 29 luglio insieme alla
nuova richiesta di scostamento da almeno 20 miliardi. In seguito al risultato ottenuto a
Bruxelles, tuttavia, il
deficit potrebbe salire fino a 25 miliardi. L'
accordo sul Recovery Fund prevede, infatti, la possibilità di scontare a inizio anno circa
20 miliardi di spese già fatte per fronteggiare l'emergenza. Queste le principali evidenze emerse nel corso di una riunione dei capi delegazione con il
premier Giuseppe Conte e il
ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, volta a fare un punto sulle misure tampone da mettere ancora in campo e sul
Piano di rilancio da presentare a Bruxelles. Oltre alla
proroga della Cig Covid (potrebbero essere altre 18 settimane, legate però ai cali di fatturato delle imprese) l'esecutivo, come ha confermato Gualtieri, pensa a introdurre subito anche
meccanismi di incentivo alle nuove assunzioni, probabilmente sotto forma di decontribuzione. Allo stesso tempo, ha spiegato il vice di Gualtieri,
Antonio Misiani, si sta pensando anche a "incentivi alle imprese che riportano al lavoro i dipendenti in cassa integrazione perché la via maestra non può essere la cassa all'infinito".
Nel pacchetto lavoro dovrebbe trovare spazio anche la
proroga dello stop ai licenziamenti (legata alla proroga della Cig), delle
indennità di disoccupazione e dello
smart working anche nel privato fino alla fine dell'anno. Altre risorse andranno a
Comuni e Regioni e
alle scuole, per la ripartenza di settembre.