(Teleborsa) - La filiera del
trasporto aereo, in una lettera al
Governo e
all'Enac, ha chiesto un allineamento dell'Italia al
protocollo Ue sulle misure di
distanziamento per l'emergenza Coronavirus già partire dal prossimo 15 giugno.
"Il Governo italiano – si legge nella missiva – ha sempre sostenuto l'importanza di regole condivise ed omogenee a livello europeo, soprattutto per quanto attiene al settore
trasportistico. Al contempo, e' stato più volte ribadito che le decisioni assunte in questa fase
emergenziale hanno un termine di efficacia temporalmente circoscritto, proprio per consentire il costante
aggiornamento del quadro
regolatorio, alla luce dell'evoluzione della crisi sanitaria e dei mutati scenari che si vanno configurando".
Per tale ragione
Iata,
Ibar,
Assaereo,
Aicalf,
Assaeroporti e
Assohandlers hanno ritenuto necessario nella lettera sollecitare l'esecutivo e l'autorità di vigilanza sul settore aereo di rivedere la normativa italiana alla luce delle Linee guida recentemente adottate
dall'Easa (European Aviation Safety Agency) e
dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) per favorire la ripresa del
turismo e la ripartenza del
settore aereo.
Secondo quanto sostengono le associazioni, "in Italia purtroppo sussistono ancora
penalizzanti vincoli al riempimento degli aeromobili che continuano ad essere non sostenibili per le compagnie aeree. In presenza di detti vincoli i vettori sono disincentivati a volare nel nostro Paese, con conseguenti ulteriori
danni per il turismo e l'economia delle regioni italiane, oltre che per il
trasporto aereo e gli operatori aeroportuali già duramente colpiti dalla crisi".
"Le scriventi Associazioni, pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato – conclude la lettera – ribadiscono la necessità di un urgente intervento del Governo affinché l'obbligo di
distanziamento fisico a bordo degli aeromobili in vigore nel nostro Paese venga superato dal prossimo
15 giugno in allineamento al
Protocollo EASA/ECDC".