(Teleborsa) - Approvata oggi dal
consiglio di amministrazione di Banco BPM la
situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2020 del Gruppo. I conti dei primi sei mesi del 2020 sono stati chiusi con un
utile netto pari a 105,2 milioni, in
contrazione dell'82,5% rispetto al risultato netto di 603 milioni realizzato nello stesso periodo dello scorso anno.
Al netto delle componenti non ricorrenti – comunica la banca in una nota –
l'utile del semestre ammonta a 128,4 milioni (contro 300,8 milioni del semestre 2019 con un calo del 57,3%). Nel
secondo trimestre Banco BPM ha, invece, registrato una
perdita netta di 46,4 milioni (rispetto al risultato positivo di 447,5 milioni registrato nello stesso periodo del 2019). Escludendo l'effetto contabile derivante dalla variazione del merito creditizio sulle passività e gli impatti della Ppa, il
risultato netto di aprile-giugno è pari a 76 milioni, in crescita rispetto ai 20 milioni di gennaio-marzo. Nel secondo trimestre, "nonostante la compromissione del quadro macroeconomico dovuta alla crisi sanitaria, il Banco Bpm – si legge nella nota – è riuscito a contrastare gli effetti negativi dell'emergenza, conseguendo, dato il contesto, risultati di rilievo raggiunti in parallelo al costante monitoraggio della qualità del credito, che ha portato all'ulteriore
diminuzione delle esposizioni non performing e al
calo dell'Npe Ratio netto al 5% (era 5,2% a fine 2019 e 6,5% a fine 2018)". Si confermano, inoltre,
"molto solide" le posizioni patrimoniale e di liquidità. Il
Cet1 Ratio phased-in e il
Cet1 fully loaded si attestano rispettivamente al
14,7% e al 13,3%. Inoltre la
dinamica degli impieghi è risultata positiva, con l'erogazione di 12,4 miliardi di nuovi crediti nel semestre e ha contribuito a generare, nel secondo trimestre, un aumento del margine d'interesse che ha parzialmente compensato il rallentamento delle commissioni, che già a giugno hanno segnato un sensibile aumento.
Sul fronte del
Piano Strategico il Gruppo ha annunciato di aver
rivisto gli obiettivi 2020-2023 ."Il gruppo – spiega Banco BPM – procederà pertanto alla predisposizione di un nuovo Piano strategico una volta che il quadro prospettico sarà meglio definito, così da poterlo basare su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore. Salvo ulteriori peggioramenti dello scenario che, considerate l'eccezionalità e l'incertezza del contesto attuale, non possono essere esclusi, la solida posizione patrimoniale del gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non precluderà una
remunerazione sostenibile degli azionisti subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla Bce in merito alla distribuzione di dividendi successivamente al primo gennaio 2021".
In questo scenario, in conferecence call con gli analisti,
l'ad di Banco BPM Giuseppe Castagna non ha escluso
"possibili aggregazioni" "Il nostro lavoro – ha commentato Castagna – è di essere pronti a cogliere eventuali opportunità al meglio e per farlo lavoreremo il più possibile per avere un bilancio solido ed essere pronti a cogliere eventuali occasioni che si presenteranno, nel caso si presenteranno".