(Teleborsa) - Visibilmente
teso ma
fermo nei toni, il Presidente del Consiglio
Conte si presenta in conferenza stampa per annunciare un nuovo Decreto - che andrà in Gazzetta Ufficiale stasera per entrare in
vigore domattina - con il quale si stabilisce che non esiste più una
zona rossa:
tutta Italia sarà zona protetta, fino al
3 aprile. Per ora.
"Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione,
siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, io stesso lo sto sperimentando, capisco le famiglie, i giovani, sono abitudini che con il tempo riprenderemo, ma purtroppo non c'è più tempo. I
numeri ci dicono che stiamo avendo
una crescita importante, dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei deceduti. Le
nostre abitudini, quindi, vanno cambiate, ora dobbiamo
rinunciare tutti a qualcosa per il
bene dell'Italia e dei nostri cari, lo dobbiamo fare subito e ci
riusciremo solo se tutti collaboreremo". "Per questo - ha proseguito - abbiamo deciso di adottare
misure più stringenti per riuscire a contenere il più possibile l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei cittadini. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con la formula
"io resto a casa", non ci sarà più una zona rossa. Dunque, da evitare su tutto il territorio nazionale spostamenti, eccezion fatta per tre circostanze comprovate:
ragioni di lavoro; casi di necessità e motivi di salute. Aggiungiamo un divieto degli assembramenti all'aperto nei locali aperti al pubblico. Sono consapevole della
responsabilità e gravità ma sono costretto a intervenire per proteggere noi e le persone più fragili, il
futuro dell'Italia è nella nostre mani". L'altra notizia, nell'aria da un po',
scuole e Università chiuse alla didattica fino al 3 aprile e vietate le
manifestazioni sportive. Domani, (martedì 10 marzo) ha aggiunto il Premier, "
il confronto con opposizione per misure economiche . C’è un contatto costante perché siamo sulla stessa barca ed è giusto
che siano coinvolte".Infine, incalzato sull'ipotesi di un
Super Commissario circolata in queste ore, ha detto:
"stiamo valutando, avvertito necessità soprattutto di avere coordinamento per approvvigionamento macchinari. Compito su cui sto riflettendo
. Occorre coordinamento nazionale". Si fanno i nomi dell'ex Capo della Polizia
Gianni De Gennaro o dell'ex Capo della Protezione Civile
Guido Bertolaso.