(Teleborsa) - È di oggi la notizia della
maximulta irrogata dall’Antitrust a
Poste Italiane per la promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate e del servizio d
i ritiro digitale delle stesse.L’Autorità - si legge in una nota rilasciata da Federconsumatori - "ha verificato che le tempistiche del recapito delle raccomandate risultavano ben diverse da quelle promesse, ma soprattutto le modalità erano
differenti da quelle prescritte dalla legge.Sotto la lente dell
’Antitrust, in particolare, il mancato tentativo di consegna nelle mani del destinatario, segnalato da molti utenti costretti a lunghe file e perdite di tempo per il recupero delle raccomandate non diligentemente consegnate. Oltre ai
disagi creati al cittadino si aggiunge l’aggravante dei danni al sistema giudiziario: tale condotta ha infatti determinato ritardi dovuti ad errate notifiche nell’espletamento dei processi, causandone anche la prescrizione".
"Un
comportamento inaccettabile, contro cui bene ha fatto a intervenire l’AGCM, con una sanzione esemplare che deve rappresentare un forte e duro monito, per Poste, affinché adempia ai propri compiti di pubblico servizio", sottolinea
Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori sottolineando che "
l'emergenza Covid-19 non può e non deve essere un alibi per peggiorare un servizio già da molto tempo carente".
"Da mesi - prosegue la nota - i cittadini ci segnalano
comportamenti scorretti che non si limitano al mancato tentativo di consegna delle raccomandate, ma riguardano anche la mancata ricezione delle ricevute di ritorno per le raccomandate inviate, la mancata ricezione delle notifiche e degli atti, per non parlare dell’ormai annosa questione della ricezione di
bollette e cartelle i cui termini di pagamento
risultano già scaduti". Commentando la sanzione da 5 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a
Poste Italiane , Consumerismo No Profit parla di "
una multa che alla fine pagheranno i consumatori con rincari e peggioramento dei servizi, considerato che è intollerabile che nel 2020, con gli strumenti offerti dalla moderna tecnologia, ci siano ancora in Italia problemi con la consegna di raccomandate e lettere".
"Il
servizio postale in Italia è in
caduta libera, e la qualità resa agli utenti ha subito un evidente peggioramento – spiega Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo – Non a caso l’ultima relazione dell’Agcom evidenzia come tra il 2015 e il 2019 i ricavi nel settore "posta" del servizio universale siano calati del -35,1%, e i volumi del -48,9%, a fronte di un incremento di servizi telematici come posta certificata e Spid".
"Sono state accolte le tante denunce del Codacons che aveva sollevato dinanzi all’Antitrust anomalie nella consegna delle raccomandate segnalate in tutta Italia dagli utenti", rivendica l'associazione commentando la multa da 5 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a Poste Italiane.
"Da tempo i consumatori denunciavano al Codacons la mancata consegna delle raccomandate presso le abitazioni, con i cittadini che si ritrovavano avvisi di giacenza ed erano costretti a recarsi agli uffici postali per il ritiro della corrispondenza, con inevitabili disagi e perdite di tempo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Una pratica
scorretta quella di Poste che ha prodotto un palese danno materiale ad una moltitudine di soggetti, che ora
devono essere risarciti".Per tale motivo il Codacons chiede oggi un incontro urgente ai vertici di Poste Italiane, finalizzato a valutare il caso e
studiare forme di indennizzo in favore degli utenti dei servizi postali, palesemente danneggiati dagli illeciti accertati dall’Antitrust.
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