(Teleborsa) -
Qualsiasi allentamento graduale delle restrizioni porterà
"inevitabilmente" ad un corrispondente
aumento di nuovi casi. Lo scrive la Commissione UE nella sua
bozza di roadmap inviata agli Stati di cui riferisce l'Ansa dopo averne preso visione. Per questo - raccomanda Bruxelles - serve un monitoraggio costante e la
prontezza a reintrodurre le misure.Tra le condizioni da valutare prima delle
revoche, comunque, la diminuzione significativa e continuativa della diffusione del virus, e la sufficiente
capacità sanitaria e di monitoraggio.
“La curva dei contagi segnala una situazione in
decrescita. È un
segnale positivo ma non deve indurci ad abbassare la guardia”. Queste le parole pronunciate pochi giorni fa dal Presidente dell’ISS
Brusaferro. Mentre tanti guardano e attendono con ansia l’inizio della cosiddetta
Fase 2, quella della convivenza con il virus, gli
esperti ribadiscono con forza che siamo ancora nel pieno della Fase 1 e che un errore di leggerezza in questo momento rischierebbe di mandare in fumo quanto fatto finora.
Il Premier Conte lo scorso
10 aprile ha annunciato la proroga delle restrizioni fino al
3 maggio, con qualche allentamento a partire già da oggi, ma tutti sanno che col passare dei giorni e l’inizio della bella stagione è sempre più difficile – se non impossibile – sperare che gli italiani si attengano alle misure restrittive con il
rigore dei primi giorni.Al momento nel nostro Paese si contano oltre 20 mila vittime e convivere con il virus comporterà una completa rivoluzione delle nostre abitudini, a partire dall’uso della mascherina.
Evitare di drammatizzare ma senza banalizzare, perchè, occorre ricordarlo, la pandemia è solo sotto controllo ma allo stato attuale, senza un vaccino, il
rischio concreto è che con l’allentamento delle misure possa
tornare a riprendere vigore. Del resto,
Wuhan e il cosiddetto contagio di ritorno insegnano che la
strada è ancora lunga e in salita.