(Teleborsa) -
Autostrade per l’Italia, a partire dal 2019, ha
radicalmente innovato il modello di
sorveglianza della rete, coinvolgendo le migliori competenze ingegneristiche presenti sul mercato e nel mondo accademico. Lo ricorda la società in risposta alle notizie relative alle responsabilità in capo all'ex amministratore delegato di Spea e di altri tre funzionari della società, indagati per aver falsificato i report ispettivi di alcuni viadotti.
Nell’ottobre 2019, ASPI ha
interrotto il rapporto con Spea e pubblicato un
bando europeo per affidare a soggetti esterni, con gara pubblica, il servizio di sorveglianza di ponti, viadotti e gallerie. Ne è risultata aggiudicataria un'
ATI composta da
Bureau Veritas Nexta, Proger Spa, Tecno Piemonte Spa e Tecno Lab srl, che ha completato entro lo scorso
marzo la prima fase trimestrale di monitoraggio dei
1943 ponti e viadotti della rete gestita da ASPI. La seconda fase trimestrale di ispezione sarà completata entro giugno.
Per quanto riguarda le
modalità dei controlli e le verifiche di sicurezza
sui ponti stradali, ASPI ha condiviso e recepito tutte le indicazioni del MIT, coinvolgendo nella
verifica delle proprie procedure e dei progetti di maggiore complessità
qualificati istituti universitari (Politecnico di Torino, Università di Genova, Università di Trento, Università La Sapienza e Tor Vergata di Roma, Politecnico delle Marche, Università di Chieti, Università di Bari, Università Federico II di Napoli, Università di Messina).
Completamente riformate anche le attività di i
monitoraggio e sorveglianza delle gallerie. Lo scorso gennaio ASPI ha infatti proposto e concordato con il MIT un piano di verifica approfondito di tutte le
587 gallerie della rete, per un totale di circa 354 km. Per il check up messe in campo tecnologie avanzate come il
Georadar e il
Laser Scanner. Questa tipologia di controlli viene svolta da alcune tra le più importanti società di ingegneria specializzate, tra cui il G
ruppo Lombardi, SWS Engineering e Rocksoil, che hanno curato e verificato i più noti tunnel del mondo.
Tutti i
dati delle attività di sorveglianza vengono puntualmente messi a disposizione del MIT
in una banca dati digitalizzata e in cloud. ASPI inoltre, in stretta
collaborazione con IBM, ha sviluppato una innovativa
piattaforma digitale, che entro la fine dell’anno consentirà di monitorare le principali opere d‘arte tenendo costantemente sotto controllo tutta la storia dell’infrastruttura e pianificando con la massima efficienza i lavori di manutenzione necessari.
La società, infine, per rafforzare i
sistemi di controllo interno, ha creato nel proprio CdA un
Comitato controllo e rischi ed ha istituito un nuovo sistema di
Enterprise risk management. Nello stesso mese è stata istituita la
Direzione Internal Audit e, recentemente, è stato assunto un nuovo
Risk Officer alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato.