(Teleborsa) - Nei
paesi svuotati e con il
turismo in lenta ripresa si registra ancora un crollo del
70% delle vendite che sta soffocando l’economia locale, a partire dagli
agricoltori e gli allevatori che sono rimasti nonostante le difficoltà. E’ quanto afferma Coldiretti a
tre anni dalla
prima scossa che il
24 agosto 2016 ha devastato ampie aree del Centro Italia. Nelle
zone terremotate è ancora lontanoil ritorno alla normalità, dalle difficoltà abitative delle popolazioni locali ai problemi a far tornare i turisti, mentre si scontano i pesanti
ritardi della ricostruzione. Il risultato – precisa Coldiretti – è un
crollo delle vendite dei prodotti locali che gli agricoltori, a prezzo di mille difficoltà, sono comunque riusciti a salvare dalla macerie garantendo la continuità produttiva e, con essa, u
na speranza di ripresa in un territorio a prevalente economia agricola.
Sulla questione è intervenuta anche
Federconsumatori con una nota che richiama alla
necessità di intervenire prima possibile per dare un
futuro al territorio colpito ed al Paese intero. "Ciò che più ferisce e sconforta, a distanza di tanto tempo - si legge
- è trovare la situazione del tutto immutata. Quello che doveva essere e potrebbe essere
"il cantiere più grande d’Europa" è fermo, la ricostruzione non parte e i cittadini, scoraggiati da tale andamento, stanno abbandonando le
aree colpite.(Foto: Insilvis CC BY-SA 3.0)