(Teleborsa) - Chiudono in rosso i listini azionari del Vecchio Continente colpiti dalla
minaccia del Presidente USA di aumentare i dazi sui prodotti provenienti dalla Cina in settimana.
Venerdì 10 maggio scatterà un rialzo delle tariffe sui beni cinesi per 200 miliardi, incremento che era stato rinviato nell'ambito dei negoziati con Pechino per cercare una soluzione condivisa.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,118. Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.283,8 dollari l'oncia.
Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 61,36 dollari per barile.
Lo
Spread peggiora, toccando i +262 punti base, con un aumento di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,58%.
Tra i listini europei sensibili perdite per
Francoforte, in calo dell'1,58%. In apnea
Londra, che arretra dell'1,63%. Tonfo di
Parigi, che mostra una caduta dell'1,60%.
Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,89% sul
FTSE MIB.
A Piazza Affari risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,7 miliardi di euro, con un incremento di ben 595,4 milioni di euro, pari al 28,23% rispetto ai precedenti 2,11 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,6 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,8 miliardi di azioni.
Su 221 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 146 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 57 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 18 azioni del listino milanese.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
sanitario (+3,41%),
alimentare (+2,07%) e
automotive (+0,96%).
Nel listino, i settori
bancario (-2,74%),
costruzioni (-2,18%) e
petrolio (-2,07%) sono stati tra i più venduti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ottima performance per
Amplifon, che registra un progresso del 9,95% grazie alla trimestrale.
Exploit di
Ferrari, che mostra un rialzo del 3,89% nel giorno dei conti.
Acquisti a piene mani anche su
Campari, che vanta un incremento del 2,20%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati sulle banche, come
Fineco, che ha archiviato la seduta a -7,45%. Lettera su
Banco BPM, che registra un importante calo del 4,25%. Scivola
UBI Banca, con un netto svantaggio del 3,40%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Piovan (+6,37%),
Zignago Vetro (+2,97%),
IGD (+2,39%) e
Inwit (+2%). Giù, invece,
Datalogic, -6,02% seguita da
Credito Valtellinese, -4,14%.