(Teleborsa) - Nelle ultime 24 ore
Michael O'Leary, amministratore delegato di
Ryanair, si è dimostrato un fiume in piena, sparigliando le carte dell'intricato Monopoli del
trasporto aereo che tutti indicano esposto alla più grave crisi di tutti i tempi. Il CEO irlandese non è dello stesso parere e si dice convinto che, una volta messa alle spalle la
pandemia di coronavirus e revocate le restrizioni alla mobilità, la gente si rimetterà in viaggio.
A fare la differenza, a suo avviso, sarà la
politica tariffaria. E, nello stile Ryanair, fa capire che i prezzi saranno stracciati, nell'ordine di pochi euro. L'obiettivo non è fare soldi, ma riprendere e stimolare l'abitudine a volare, rimettere in moto aerei ed equipaggi. O'Leary
prevede una ripresa a partire da giugno, a cominciare dai
voli domestici nazionali, per poi riattivare i
collegamenti intraeuropei nei mesi di luglio e agosto, con una forte tendenza dell'utenza a
prenotare last minute.
A differenza della visione negativa che avvolge le compagnie aeree legacy, il CEO di Ryanair ritiene che il
2021 regalerà alti profitti grazie ai maggiori ricavi e al costo ribassato del carburante