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Wall Street frenata da irrigidimento della politica monetaria

Commento, Finanza
Wall Street frenata da irrigidimento della politica monetaria
(Teleborsa) - Seduta senza grandi movimenti per Wall Street, dopo due giorni di ribassi. Il focus è sempre sulle scelte della FED e sulle parole dei banchieri centrali. I verbali rilasciati ieri sera hanno mostrato che i funzionari della FED "generalmente concordavano" di tagliare fino a 95 miliardi di dollari al mese dagli asset della banca centrale, anche se la guerra in Ucraina ha mitigato il primo aumento dei tassi di interesse statunitensi dal 2018. Il presidente della FED di St. Louis, James Bullard, ha intanto affermato che la Federal Reserve potrebbe aver bisogno di aumentare i tassi di interesse a circa il 3,5% per contrastare un'inflazione troppo alta e che quindi "l'attuale tasso di riferimento è troppo basso di circa 300 punti base".

Gli investitori si stanno comunque preparando all'irrigidimento della politica monetaria. "La domanda da porsi non è "se" ma "quando" e "di quanto". Le banche centrali si sono mobilitate e i tassi d'interesse stanno già salendo - fa notare Mobeen Tahir, Director di WisdomTree - Molti investitori non hanno mai sperimentato un irrigidimento delle politiche secondo l'entità prevista nei prossimi mesi o conservano solo vaghi ricordi dei cicli passati. Anche il comportamento finanziario può dimostrarsi miope. Tuttavia, l'irrigidimento delle politiche non può essere ignorato".

Il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,38%, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata martedì scorso, mentre, al contrario, giornata senza infamia e senza lode per l'S&P-500, che rimane a 4.477 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,2%); senza direzione l'S&P 100 (-0,08%). Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti utilities (-0,74%), beni industriali (-0,57%) e finanziario (-0,50%).

Al top tra i giganti di Wall Street, Wal-Mart (+0,55%) e Salesforce (+0,52%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su American Express, che continua la seduta con -1,32%.

Calo deciso per IBM, che segna un -1,16%.

Sotto pressione 3M, con un forte ribasso dell'1,10%.

Soffre Honeywell International, che evidenzia una perdita dell'1,05%.

Sul podio dei titoli del Nasdaq, Zscaler (+3,49%), Crowdstrike Holdings (+3,39%), Fortinet (+2,10%) e Docusign (+1,90%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su JD.com, che ottiene -3,86%.

Sessione nera per Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che lascia sul tappeto una perdita del 2,63%.

Preda dei venditori Baidu, con un decremento dell'1,52%.

Si concentrano le vendite su Ross Stores, che soffre un calo dell'1,41%.

Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:

Giovedì 07/04/2022
14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 200K unità; preced. 171K unità)

Venerdì 08/04/2022
16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 1,1%).
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