(Teleborsa) - Nella giornata di oggi, venerdì 6 dicembre, a Bruxelles, la
Commissione Europea ha escluso che si possa paragonare la vicenda della banca tedesca
NordLB, che ieri ha avuto il via libera
dell'antitrust UE a un finanziamento pubblico da
2,9 miliardi di euro, al caso della banca italiana
Tercas.
Facciamo un passo indietro. Nel caso italiano, nel dicembre 2015, la Commissione decise che il sostegno concesso dal Sistema obbligatorio di garanzia dei depositi a
Banca Tercas costituiva un aiuto di Stato incompatibile con le norme Ue. Nel caso tedesco, invece, l'antitrust comunitario ha concluso che i piani della Germania per rafforzare la posizione patrimoniale della NordLB (Norddeutsche Landesbank- Girozentrale), una banca di proprietà pubblica,
sono privi di aiuti di Stato.
Per quanto riguarda, il caso
Tercas, la Commissione è stato però
sconfessata nel marzo scorso dal Tribunale di primo grado della Corte europea di Giustizia, con una sentenza che ha rimesso in causa la
conclusione dell'Esecutivo comunitario secondo cui appunto i fondi del Sistema obbligatorio di garanzia, pur essendo
finanziati da contributi delle banche, erano da considerarsi comunque aiuti di Stato, perchè forniti in base a un
obbligo imposto dalle autorità statali. La Commissione ha presentato
appello alla
Corte di Giustizia UE, ancora pendente.
La nuova Portavoce della Commissione per la Concorrenza,
Arianna Podestà rispondendo ai giornalisti, ha ricordato che il via libera dato ieri ai finanziamenti pubblici tedeschi alla NordLB dipende dal fatto che si tratta di un'operazione fatta
"a condizioni di mercato", e che la
NordLB, al contrario di
Tercas, è una banca di proprietà dello Stato.
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