(Teleborsa) -
"Rifarei tutto quello che ho fatto. Se questo Governo si è interrotto è perché c'erano in
commissione in parlamento e in Consiglio dei Ministri dei signor no che
bloccavano tutto": queste la parole scelte da
Matteo Salvini in
Senato per replicare all'intervento di
Giuseppe Conte che ha annunciato le sue
dimissioni.
"In quest'aula ci sono
persone libere e persone un po' meno libere.
Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è un uomo libero", ha proseguito. "
Mi dispiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno,
me ne dolgo", ha continuato, facendo un chiaro riferimento alle accuse rivoltegli pochi minuti prima dal
Presidente del Consiglio.
"Se da settimane e non da mesi qualcuno pensava a cambi di alleanze" - riferendosi al possibile asse con il Pd-
"non aveva che da dirlo in quest'aula", ha continuato.
"Porto a casa un'Italia più sicura dopo quest'anno di Governo", sottolinea ancora
Salvini che poi guarda al
futuro. "Racconto l'Italia che abbiamo in testa e nel cuore che non cresce dello zero vergola, che ha una
giustizia quella vera, dove ci sono
60 milioni di presunti innocenti fino a prova contraria.
La libertà consiste nel non avere
nessun padrone e io non voglio l'Italia schiava di nessuno".
In chiusura di intervento,
il Ministro dell'Interno ha aperto al
taglio dei parlamentari. Le dimissioni di Conte, come anticipato, incidono sulla
calendarizzazione attuale che prevedeva proprio
il voto sui tagli dei parlamentari (l'ultima votazione delle quattro) per giovedì 22 agosto, cavallo di battaglia dei 5 Stelle. Con le dimissioni ormai certe, il lavoro delle
Camere si blocca e non può procedere con il v
oto sulla riforma.