(Teleborsa) - Il Trattato di Schengen potrebbe avere le ore contate, visto che Bruxelles sembra essere pronto a sospenderlo sulla base dell'art. 26, ossia "in caso di minaccia sistemica e persistente" alle frontiere esterne.

Al summit di febbraio la Commissione europea potrebbe proporre al Consiglio l’attivazione dell’articolo 26 del codice, che reintrodurrebbe i controlli alle frontiere interne per un massimo di due anni.

Secondo il primo ministro francese Valls la crisi dei profughi è una minaccia a tutto l’impianto europeo mentre il premier italiano Renzi ricorda che "la libera circolazione era il grande sogno europeo". "E' giusto essere attenti contro il terrorismo ma non è che sospendendo Schengen si bloccano i terroristi: alcuni terroristi di Parigi sono cresciuti nelle nostre città", ha ricordato il presidente del Consiglio in un'intervista a Rtl, osservando che così "si metterebbe a rischio l'idea stessa d'Europa".

Riguardo agli attacchi all'Italia dall'UE, poi chiariti, Matteo Renzi ha dichiarato che "se smettiamo con l'atteggiamento di subalternità e cominciamo a dire che l'Italia ha energie e risorse fondamentali il rispetto arriverà naturale". A Calenda, nuovo capo della rappresentanza italiana a Bruxelles, "ho chiesto di creare un team molto forte e di farsi sentire, fare incontri e iniziative", ha aggiunto il premier che sembra voler ottenere per l'Italia dall'UE un pari trattamento a quello di un Paese come la Germania. "Non faccio le bizzette o le polemicucce perché sono un attaccabrighe, ma dico che per anni abbiamo sempre detto di sì, ma ora voglio dire sì a cose che funzionino per noi e per gli altri. L'Italia si fa sentire", ha tuonato Renzi che ieri assieme a Draghi è tornato a difendere le banche italiane sotto attacco degli speculatori.