(Teleborsa) - E' caos nella scuola: migliaia di docenti e ATA "precari" sono senza stipendio da mesi, a riprova che l'informatizzazione e la Buona Scuola non sono servite a nulla.
L'allarme arriva dal piccolo sindacato della scuola Anief, poiché tanti supplenti temporanei continuano a ricevere lo stipendio con forti ritardi: molti di loro attendono ancora il pagamento di novembre e dicembre, tredicesima compresa ed una parte deve percepire anche i mesi precedenti.
"Il Ministero dell'Istruzione e quello dell'Economia continuano a rimbalzarsi le responsabilità", denuncia il sindacato preannunciando un ricorso se la situazione non si risolverà entro il 18 gennaio. Il problema è il portale Sidi, che presenta diverse difficoltà di connessione, ma soprattutto la ricarica dei POS delle scuole: le segreterie scolastiche, infatti, non possono autorizzare pagamenti se il "borsellino" virtuale di cui dispongono è vuoto.
"Un Paese moderno - commenta il leader del sindacato Marcello Pacifico - non può lasciare i suoi lavoratori, peraltro che operano anche alle dirette dipendenze dello Stato, senza stipendio per così tanti mesi: in diversi casi, peraltro, si tratta di docenti e ATA assunti a tempo determinato anche a centinaia di chilometri da casa. Gli articoli 35 e 36 della nostra Costituzione parlano chiaro: lo stipendio è un diritto, ancora di più quando serve per pagare affitti, mutui, spese vive e per i trasporti che servono proprio a raggiungere la sede di lavoro".