(Teleborsa) - Chiusura negativa per Piazza Affari in un'Europa prevalentemente positiva grazie ad uno scatto sul finale favorito dai segnali di recupero di Wall Street.
A prevalere oggi è stata soprattutto la volatilità, segno che gli investitori sono indecisi se mettere da parte i timori per un rallentamento dell'economia della Cina, con conseguenti ripercussioni sulla congiuntura globale, o concentrarsi sulle notizie positive giunte dagli Stati Uniti.
La prima potenza al mondo ha svelato ieri una crescita robusta mentre continuano ad aumentare le speculazioni relative ad un possibile rinvio dell'exit strategy da parte della Federal. Reserve.
Per ora da Eccles Building tutto tace, ma molti banchieri centrali si stanno battendo per un posticipo del primo rialzo dei tassi di interesse dal 2006 alla luce delle recenti turbolenze dei mercati. Alcuni, addirittura, stanno invocando nuove misure di stimolo.
Sul valutario, sostanzialmente stabile a 1,123 l'Euro / Dollaro USA mentre tra le commodities l'Oro avanza a quota 1.135,6 dollari l'oncia, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) prosegue il rally iniziato ieri toccando i 44,85 dollari per barile.
Sulla parità lo Spread, che rimane a quota 118 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,90%. Da rilevare il rialzo dei rendimenti nell'asta odierna di BTP, ritenuto comunque fisiologico.
Tra i listini europei, solo Francoforte (-0,17%) non aggancia il recupero in Zona Cesarini messo a segno da Londra, che registra una plusvalenza dello 0,90%, e Parigi (+0,36%).
In contro trend Piazza Affari, che termina con una discesa dello 0,93% sul FTSE MIB.
Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 2,57 miliardi di euro, in deciso ribasso (-28,07%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 3,58 miliardi di euro; mentre i contratti si sono attestati a 228.42, rispetto ai precedenti 271.927 ed i volumi scambiati sono passati da 1,13 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,99 miliardi.
Su 221 titoli azionari trattati in Piazza Affari, 132 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 77. Invariate le rimanenti 12 azioni.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, decolla Saipem in scia alla ripresa delle quotazioni del greggio e alla duplice commessa dal Kuwait annunciata ieri.
L'euforia di Saipem contagia anche Tenaris e, in misura minore, Terna.
Tra i più forti ribassi si segnala invece Salvatore Ferragamo nonostante l'semestrale in crescita svelata ieri dalla maison del lusso.
Sensibili perdite per Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Telecom Italia e Azimut.
Al top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, svetta Trevi sempre in scia all'euforia degli operatori per la ripresa del petrolio.
Molto bene OVS e RCS, quest'ultima anche su ricoperture dopo le recenti perdite seguite alla pubblicazione del bilancio e alle ultime novità sulla cessione dei Libri.
Lettera su Reply, IGD e SOL.