(Teleborsa) - Ridurre le emissioni di gas inquinanti già dal 2015 grazie ad uno sforzo congiunto senza precedenti. E' questa la sfida che l'ONU lancerà oggi ai 120 Capi di Governo riuniti a New York per il vertice sui cambiamenti climatici.

Un vertice, questo, voluto fortemente da Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ieri, in un appello accorato, ha chiesto ai partecipanti di "unire ambizioni e risorse" per trovare un accordo generale sul clima, già battezzato Piano B, già in occasione del vertice di Parigi del 2015.

Del resto, non c'è tempo da perdere: le emissioni di gas serra continuano a toccare nuovi record mentre Kyoto-2 langue.

Dunque oggi, tra le proteste degli ambientalisti e i sit-in a Wall Street, la Grande Mela ospiterà quello che è stato definito il summit sul clima più importante dopo quello di Copenhagen, nel 2009.

Il Presidente USA Barack Obama, che ha già dichiarato la sua guerra personale alle emissioni di sostante inquinanti, farà da padrone di casa ma anche da buon esempio, spiegano molti organi di stampa USA, illustrando quanto fatto ad oggi per l'ambiente. Grande attesa per l'intervento del Nobel per la pace Al Gore e per quello dell'attore Leonardo di Caprio, messaggero di pace ONU.

Tra i leader europei ci sarà anche il Premier italiano Matteo Renzi. Da rilevare che recentemente anche Bruxelles si è mossa per salvaguardare il clima, ma evidentemente ciò non sufficiente.

Grande assente, invece, il Presidente cinese Xi Jinping. La sua presenza sarebbe stata fondamentale visto che la Cina è ad oggi uno dei Paesi a più alto tasso di inquinamento.

Non sono escluse nuove proteste a Wall Street da parte degli ambientalisti, che continuano a gridare lo slogan "Il capitalismo distrugge il Pianeta". Non sempre però: basti pesare alla clamorosa svolta della famiglia Rockfeller.