(Teleborsa) - Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. La cautela si palesa anche sulla piazza di Milano, che si posiziona sulla linea di parità, dove i riflettori restano accesi sui titoli bancari: la Banca Popolare di Sondrio balza di oltre 6 punti percentuali dopo l'offerta di scambio lanciata a sorpresa da BPER. In rally anche Iveco, con un balzo a doppia cifra, dopo i conti del 2024 e l'annuncio dei propositi di spin off delle attività sulla difesa.
Più in generale il sentiment degli investitori è concentrato sugli utili societari e sul mercato del lavoro americano.
Sostanzialmente stabile l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,038. Lieve aumento dell'oro, che sale a 2.866 dollari l'oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 70,93 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +109 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,43%.
Tra gli indici di Eurolandia piatta Francoforte, che tiene la parità, fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,29%, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.
A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 37.063 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 39.313 punti.
Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (-0,17%); sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,45%.
Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+15,94%), Banca Popolare di Sondrio (+5,56%), Telecom Italia (+2,41%) e STMicroelectronics (+0,97%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su BPER, che continua la seduta con -8,01%.
Soffre Fineco, che evidenzia una perdita del 2,82%.
Preda dei venditori Nexi, con un decremento dell'1,81%.
Si concentrano le vendite su Ferrari, che soffre un calo dell'1,74%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Cembre (+4,02%), Banco di Desio e della Brianza (+1,90%), Ariston Holding (+1,78%) e Credem (+1,35%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Cementir, che ottiene -3,20%.